
Un consulente certificato troverà il fornitore di energia più economico, per far risparmiare fino al 30% sul prezzo della materia prima
Caro energia, servizio Cna per pagare meno la bolletta
L'aumento dei prezzi sul mercato all'ingrosso dell'energia, che si sta registrando già da diversi mesi, sta determinando un fortissimo rialzo nei prezzi finali di energia elettrica e gas applicati ai consumatori finali. Le imprese si trovano quindi ad affrontare un significativo rincaro nelle forniture energetiche che perdurerà anche nei prossimi mesi con impatti pesantissimi sulla produttività. Cna per affrontare il problema ha chiesto al Governo di avviare un tavolo con tutte le componenti del sistema produttivo.
Nel frattempo, per fronteggiare l’emergenza, Cna Bologna mette a disposizione dei propri associati strategie per affrontare al meglio questa situazione con soluzioni dedicate a ciascun tipo di impresa. Un consulente fidato e certificato da Cna Bologna troverà il fornitore di energia più economico, verificando la possibilità di far risparmiare fino al 30% sul prezzo della materia prima. Per maggiori informazioni: info@cnaenergia.it
Cna ha realizzato un’indagine fra le proprie imprese per verificare l’impatto del caro-energia. La rilevazione mostra che il 95% delle imprese ritiene che il caro-bollette avrà un forte impatto sulla propria attività. Per le imprese del comparto costruzioni l’importo della bolletta è aumentato del 33,1% tra il 2019 e il 2021, per i trasporti 31,9% e per la manifattura il 29,9%. Incrementi del 21,4% per il commercio, 18,6% per la filiera del turismo e 23,3% per gli altri servizi.
Per fronteggiare il caro-energia il 53% delle imprese si vedrà costretto a ritoccare i listini in particolare manifattura e costruzioni (rispettivamente 62,8% e 54,4%) mentre il 66% delle imprese di trasporto, il 64% dei servizi alle imprese e il 56% dei servizi alla persona indicano che manterranno invariati i prezzi.
L’impennata dei costi energetici provocherà un taglio dei margini di guadagno per il 77,5% del campione, soltanto il 10,6% prevede di ridurre la produzione e il 6,8%. Per il 17% del settore servizi alle imprese non ci sarà alcun impatto significativo e per l’11% delle costruzioni. Rilevante la quota di imprese (37% del totale) che è orientata a rinviare investimenti programmati. Quasi un’impresa su 5 investirà in tecnologie di efficientamento energetico.
“Per contenere gli effetti del balzo dei costi energetici- spiega Claudio Pazzaglia Direttore Cna Bologna - il Governo su forte sollecitazione anche di Cna è intervenuto stanziando risorse per un ammontare straordinario di oltre 10 miliardi (compreso i recenti interventi attesi con il sostegni-ter). Sterilizzare parzialmente i rincari delle bollette è utile nella fase emergenziale, ma deve essere una sorta di ponte verso l’individuazione rapida di soluzioni strutturali e coerenti con gli obiettivi di politica energetica che l’Italia e l’Europa hanno fissato ma che troppo spesso ignorano nel disegnare indirizzi e strategie”.